A proposito di Rivoluzione e un Paese che ama la violenza, il #ddlzan. Slitta a settembre, dicono, e questo ciullarla nel manico è un’altra delle nostre malattie nazionali, in questo caso c’è una non volontà politica, certo. In questo caso una nostra consuetudine nazionale al servizio della non volontà. Ma, secondo voi, a cosa mi riferisco quando insisto su pazienza e resilienza, nel mio lavoro, piccolo personale microcosmo? Anni fa, quando ci esprimeva per blog, ho scritto un post molto condiviso:”I MAI RISPONDITORI GIAMMAI RICHIAMATORI”, questo cancro della società che è: il documento, la domanda, il bando, la risposta alla richiesta, l’applicazione, il timbro, la registrazione presso, la copia conforme, alla firma ma la persona che firma non c’è sta male(poi li vedi nelle foto sui carpet a festeggiare e ballare), l’attendi in linea, le mail non parliamone nemmeno, le scadenze che tu rispetti loro slittano, il passaggio in Commissione ah non si è riunita per via della minaccia aliena, i punteggi che rispetti solo tu, l’amico politico, il favore, ne riparliamo dopo Natale, stare accanto al telefono come Martina Stella nell’ultimo bacio per l’ufficio taldeitali che ha detto la faccio richiamare, manca il bollettino di pagamento, solo contanti, ma l’addendum - insomma è slittato, rimandato, congelato, deve aspettare, deve richiamare fra sessant’anni ecc ecc ecc - È il nostro sistema, È TUTTO così, e se non diventeremo un Paese civile dove si risponde, si mantiene promesse, rispetta date, comprende reali priorità e soprattutto si VUOLE sostenere, velocizzare, le attività, si VUOLE anche solo rispettare l’essere umano che chiede, aspetta e spesso non riceve quel che gli spetta di diritto o addirittura gli è stato promesso, non lo ha nemmeno chiesto, gli è stato promesso... se non lavoriamo su QUESTO con lo stesso zelante accanimento con cui pretendiamo il green pass, ma di che stiamo a parlà. Di cosa.
