Mi sono sempre chiesta come nascano certe notizie e l’idea della loro formulazione. Una delle mie care amiche è una bravissima giornalista, ha tentato più volte di spiegarmelo ma non riesco a non provare stupore, di quando in quando, soprattutto essendo una fruitrice di canali televisivi dedicati alle news.
Due cose sono certa essere generazionali tra le mie fissazioni: una è il fascino per lo Spazio e la passione per Ufo e alieni, l’altra il gusto di essere sempre informata.
Dice: con la Rete sai tutto in tempo realissimo, ti arrivano le Ansa sul cellulare, più di così… Ma il gusto di accendere la tv e poter trovare in ogni momento del giorno e della notte dei mezzobusti che ti raccontano i fatti della giornata ovunque nel mondo, insomma, per me ha un sapore fantastico.
Rituale: torni a casa, entri in soggiorno, premi sul telecomando, si accende Sky tg 24, io spesso cambio direttamente su Rai news, sono meno americanofili nello stile dei capelli dei giornalisti e il tono emergenziale con cui comunicano le notizie.
A volte giro su CNN, o i canali francesi, o la BBC. Ti senti nel mondo e niente sfugge al tuo prezioso quanto necessario contributo a far girare il pianeta per la semplice ragione che adesso lo sai anche tu.
Ma, per tornare al tema, ci sono delle notizie ricorrenti che non smettono di stupirmi. Intanto perché al di là della necessità di “colore” mi chiedo a chi possano davvero interessare, cioè che genere di informazione sarebbe?
E poi non posso credere che non pensino all’immaginario che possano scatenare certe cose dette in un certo modo.
I generi da me preferiti:
Alimentare:
Esistono centodue gusti di gelato, e gli italiani consumano all’85% quello al cioccolato, sorprende la percentuale dei consumatori di gusto puffo.
La pizza, ma qual è la vera pizza? Gli italiani mangiano soprattutto la Margherita, il 34% la preferisce alta.
Aumentano gli italiani che si fanno il pane in casa.
Festività:
Natale. Gli italiani consumeranno tre quintali di panettone, in calo il capitone, molti quelli che decidono di fare il cenone a base di Sushi.
Pasqua, di gran moda la Colomba farcita al limoncello. Dove vanno gli italiani? Boom dei viaggi nelle città d’arte, in campagna o in spiaggia per Pasquetta (ma non ci vanno ogni anno, nelle città d’arte, in campagna o in spiaggia per Pasquetta?)
Ma il più bello dei generi nell’informazione italiana è
IL CLIMA.
Non si rassegnano al fatto sorprendente che d’estate fa caldo, a volte molto caldo, d’inverno fa freddo, a volte freddissimo.
Emergenza freddo!
E’ gennaio e non ci crede: fa freddo. Al nord…nevica! Con la neve le strade a volte si bloccano, con la pioggia si allagano. La gente, poi, si RAFFREDDA.
Il consiglio del medico: state coperti (…) ricordate di umidificare le stanze con il riscaldamento acceso, cibi grassi e cioccolata aiutano a sopportare le temperature particolarmente rigide.
Emergenza caldo!
Giugno, fa caldo, anche 35 gradi. Fa umido.
I consigli del medico: bevete tanta acqua, non state fuori nelle ore più calde, mangiate frutta e verdura, andate nei supermercati dove c’è l’aria condizionata e vagate lì dentro facendo finta di non trovare il dado da brodo per godervi il freschino più tempo possibile.
Ma ieri ho sentito una notizia geniale, soprattutto per come è stata detta:
Caldo. Milano, direttive dal Comune sconsigliano di uscire nelle ore più calde.
Tenuti sotto stretta sorveglianza gli anziani, che non solo devono evitare di uscire nei momenti di maggiore afa, ma devono anche evitare gli sforzi.
Io ho immaginato questo vecchino che esce con la sua sportina vuota diretto al supermercato, appena fuori dal portone un energumeno vestito di nero, occhiali scuri e auricolare all’orecchio lo affianca.
– Dove sta andando?
– Al supermercato… – risponde il vecchino, stupito.
– Non può. Sono le undici e mezza! –
– Ma io.. – ribatte il vecchino, intimidito, con la sua vocetta tremula – Devo comprare qualcosa per il pranzo. –
– Non se ne parla. Lei è sotto stretta sorveglianza, sono responsabile io e le dico che lei non uscirà nelle ore di maggiore afa! –
Lo prende per la collottola e lo spinge verso il portone.
– E non si faccia rivedere almeno fino alle 18! –
Quello, sconsolato, rientra in casa. Dice alla moglie che dovranno mangiare un po’ di pasta in bianco e per passare il tempo decide di sistemare il pensile in cucina che aspetta da tempo una sistematina. Prende la cassetta degli attrezzi tutto contento e va per tirare giù il pensile.
Sfondano la porta di casa, la moglie del vecchino urla terrorizzata, nello stesso momento qualcuno distrugge il vetro della finestra entrando appeso ad una corda.
– Fermi! State fermi! – urlano alcuni uomini in tenuta da pronto intervento.
L’energumeno di prima entra con passo deciso. Il vecchino lo fissa, curvo nella sua canottierina della salute.
– Allora non ci siamo capiti. – dice la bodyguard.
Si avvicina, fissa il vecchio ad un centimetro dal naso e con tutto il fiato che ha in corpo urla:
– NIENTE SFORZI!! –
Tutti gli anziani di Milano chiusi in casa fissano i loro sorveglianti da dietro le finestre, con i nasi schiacciati sui vetri.
– Sta ancora lì? – chiede una donna in vestaglia al marito con le gambette magre che vengono fuori dai boxer bianchi.
Lui annuisce sconsolato, si guardano tristemente.
– Ma tu sei sicuro che fare l’amore sia considerato uno sforzo, secondo le direttive del Comune? –
Il marito fa spallucce, guarda ancora la bodyguard ferma davanti al portone.
– Meglio che aspettiamo le 18. –