C’è una cosa che non mi spiego. E non è una domanda ingenua. Diciamo che vi pongo una questione retorica.
L’altro giorno tutto il mondo virtuale è esploso linkando e commentando il seguente episodio televisivo:
Insomma Luisella Costamagna intervista l’ex ministro Mara Carfagna e pensa un po’
NON SONO D’ACCORDO (tra loro).
Vedi queste due persone, con delle storie che è inutile dilungarci a ripetere qua, una è giornalista, molto bella. L’altra ha fatto prima la sciògerl, poi per ragioni di vita sua e scelte sue e per come hanno funzionato le cose in questo paese in vent’anni, si è “messa in politica” e molto velocemente è diventata ministro. Lascia perdere il resto, ci si è comunque messa con risultati deprimenti, se posso fare una mia personale valutazione, considerando poi che hanno messo alle “Pari opportunità” una che diceva che gli omosessuali sono malati.
Vabbè.
E’ un altro e più profondo discorso.
Della Costamagna so solo che è una giornalista, che viene sottolineato spesso che è bella non si capisce se come penalità o valore aggiunto (per personale opinione così come non penso che uno con gli occhiali, le spalle curve e i capelli all’aria sia automaticamente Einstein, non penso che una persona di bell’aspetto debba per forza essere un’idiota), l’ho vista all’opera da Santoro e nel programma con Telese, e mi pare abbia sempre fatto quel che doveva fare lì dove era stata messa. Certo non è che te la vedi come protagonista di un filmone sulla giornalista pazzesca ed eroica che fa megagalattici scoop, però non mi pare meno brava dell’Annunziata solo perché è più figa.
Forse ho portato l’esempio sbagliato.
Comunque, ci siamo capiti.
Insomma, per un paio di giorni sotterrata da scatoloni da trasloco non riesco a trovare un attimo per vedere il famigerato SCONTRO PAZZESCO tra le due donne, il SANGUINOSO AGONE, la TERRIFICANTE LITIGATA. Poi vado al pluripubblicato link suddetto…
Bah.
Vi pare che si stiano scannando, che si stiano dicendo cose più gravi e con toni più maleducati di qualunque intervista di Vespa a un politico di sinistra?
Roba da dilettanti, proprio.
Poi ieri sera vedo proprio una puntata di “In onda” quello di adesso, con Telese e il tipo- Ken che ha sostituito la Costamagna.
“Vedo”. Parolone.
Di fatto accendo su una cagnara incomprensibile creata da loro due con altri tre giornalisti giovani che vi giuro non ho capito di che parlassero perché parlavano tutti insieme. Ovviamente l’uno contro l’altro, due contro uno, tre contro due. Insomma, non si capiva una mazza, si mandavano solo degli zicchète piccati l’un l’altro: hai torto tu …no hai torto tu… ah certo ora siccome uno è di sinistra…certo, avete sempre ragione voi…
Mi fate parlare?
Mi fate dire una cosa?
Posso parlare?
In poche parole assisto ancora una volta a quello che per me, ormai da almeno un decennio buono è la normalità in interviste e trasmissioni giornalistiche o presunte tali, se c’è di mezzo la politica (c’è un politico intervistato o si parla di politica).
Allora perché tutto ‘sto baillame per questo dialogo con qualche zicchète qua e la’ tra due persone che peraltro nemmeno trascendono in termini e toni?
MA PERCHE’ SONO DUE FEMMINE E DUE FEMMINE BELLE!
(anche se forse alla Carfagna qualche bistecchina ed etto di pasta in più le farebbero un gran bene)
Non riusciamo a prescindere dalla sindrome della lotta nel fango. Non riusciamo proprio a vedere le persone come persone, non riusciamo proprio a evitare i nostri pregiudizi.
Tanto che se una mia amica, che certo non ha da invidiare niente a nessuno per meriti professionali e gradevolezza d’aspetto fisico fa un commento su Twitter sulla PREPARAZIONE di queste due persone, un idiota (attenzione: “un” idiota, senza apostrofo) le dice
“Gna gna gna, sei solo invidiosa”.
Uno dice, scusa, mi sfugge, di cosa dovrebbe essere invidiosa…?
Poi dici, ah certo, minchia! se si tratta di femmine, se dico che non mi piace quello che fa quella tipa, è perché sto pensando al suo giro vita o alla morbidezza dei suoi capellini, certo. Non puo’ essere altro, dato che quella è figa. Noi femmine quello sappiamo fare, stare lì a cuttigghiare e farci le trecce tra noi quando siamo amiche, e urlarci pazza – strega -mostro, quando litighiamo, ovvio. Sempre nell’area della lotta nel fango in perizoma, ci reclude la fantasia e la mentalità dell’italiano medio basso.
Ora, io dico, a prescindere. C’era davvero da parlarne e linkarne tanto di questa persino noiosetta, se non scontata, intervista?
Nessuna delle due dice niente di eclatante, che non abbiano la stessa visione della vita lo sapevano entrambe sedendosi, la giornalista attacca, l’altra tenta di “umiliarla” utilizzando evidentemente una sua personale idea di superiorità – parlare come una madre superiora comprensiva, in più in periodo di digiuno – ma di fatto, ‘sta litigata feroce, questo agone, questo acchiapparsi pe’ i capelli, dove stanno?
Forse non ci rendiamo conto o non ci ricordiamo di scene veramente imbarazzanti, litigate veramente disgustose e che veramente offendevano il giornalismo e l’informazione tra sedicenti giornalisti e politici di turno. Nessuno si sarebbe mai sognato di rispondere a uno che commentasse la pochezza dei protagonisti: “sei invidioso”, così come nessuno avrebbe avuto questa bavetta alla bocca solo per due persone che non sono d’accordo, semplicemente un giornalista che incalza e un intervistato che si difende.
Ma erano interviste da uomini.
Non sono assolutamente d’accordo con te. “Showgirl” in italiano si dovrebbe scrivere “scioghèrl”, con l’accento sulla “e” e la opportuna “h” dopo la “g”.